I minori sono persone a tutti gli effetti

19 Novembre 2023

«I bambini sono persone a tutti gli effetti»: così recita il titolo dell’ultimo numero della rivista «undKinder» dell’Istituto Marie Meierhofer per il bambino (MMI). In questa edizione, dedicata al tema della partecipazione, è contenuto anche il nostro contributo intitolato «La protezione del minore attraverso la partecipazione». Dopo esserci soffermati sul concetto di partecipazione e sul relativo processo nell’ultimo blog, in questo articolo vogliamo occuparci dell’interesse superiore del minore. 

La nostra idea è che tutti i bambini e i giovani accedano a un sistema giudiziario a misura di minore che li tratti con dignità, attenzione, rispetto ed equità e che sia per loro comprensibile e affidabile. Esperti adeguatamente formati ascoltano i minori, tengono in seria considerazione i loro punti di vista e garantiscono la tutela dei loro interessi. In questo modo, i bambini e i giovani possono partecipare attivamente alle decisioni che spesso incidono su tutta la loro vita futura. 

Se un minore ha voce in capitolo, non significa però che la sua volontà soggettiva possa essere sempre assecondata. A volte, infatti, essa è in contrapposizione al cosiddetto interesse del minore. In questo blog spieghiamo come devono essere gestiti i conflitti d’interesse nei procedimenti e facciamo luce su alcuni termini. 

 

Volontà del minore, bene del minore – interesse superiore del minore? 

Nell’ambito di procedimenti che vedono coinvolti i minori ci si imbatte spesso in termini come volontà del minore, bene del minore, interesse del minore, interesse superiore del minore. Non sempre il loro significato è chiaro. 

  • La volontà del minore è la volontà soggettiva espressa dal bambino («Voglio vivere con la mamma.»). 
  • Il bene del minore indica una condizione ideale il cui livello di ambizione è definito in base ai criteri «ideale», «sufficientemente buono» o «al limite della norma». L’obiettivo è garantire tutti i diritti dei minori, anche quello di esprimere la volontà soggettiva. Secondo il Comitato ONU per i diritti del fanciullo è in gioco lo sviluppo globale del minore, quindi lo sviluppo a livello fisico, mentale, religioso, morale, psichico e sociale.
  • È nell’interesse del minore tutelare il suo bene. È quindi nel suo interesse che tutti i suoi diritti siano garantiti. 


In alcune circostanze, l’interesse del minore può però essere in contrasto con la sua volontà soggettiva. In caso di conflitti d’interesse tra le parti coinvolte, come ad esempio lo Stato o i genitori, i soggetti preposti a prendere le decisioni hanno quindi l’obbligo di considerare in via prioritaria gli interessi dei minori, da qui il concetto di «decisione nell’interesse superiore del minore».

Partecipazione

La precisione terminologica è importante specialmente nella collaborazione tra i diversi specialisti con i quali il minore viene a contatto durante un procedimento. Tutte le parti coinvolte devono condividere una concezione uniforme dei termini al fine di svolgere il proprio ruolo e spiegarlo, insieme alle relative competenze, in modo adeguato al minore.

Partecipazione

Affinché i responsabili decisionali presso il tribunale o l’APMA possano prendere decisioni nell’interesse superiore del minore, essi si consultano con i rappresentanti legali del bambino o del giovane e con i curatori, i quali si espongono in maniera particolare. È importante in questo caso che entrambe le parti siano consapevoli delle proprie funzioni, competenze e responsabilità e che non si verifichino sovrapposizioni. Il rappresentante legale è dalla parte del minore e la sua funzione è quella di rappresentare la sua volontà soggettiva davanti a chi prenderà le decisioni. Ecco schematizzato l’intero processo.

Partecipazione

Esempio di consulenza: protezione dei minori

Fabio, 8 anni, vive in istituto. Nei fine settimana fa visita alla madre e alla famiglia, ma spesso i momenti che trascorre con loro sono tutt’altro che sereni. Il bambino viene regolarmente picchiato da un membro della famiglia. Fabio viene spesso lasciato in balia di se stesso e gli viene dato poco da mangiare. Un giorno, mentre gioca ad arrampicarsi, si fa molto male a un ginocchio. Avrebbe bisogno di qualche punto, ma riceve solo un cerotto. A un certo punto il bambino inizia a esprimere il desiderio di voler rimanere in istituto e il venerdì, improvvisamente, si sente sempre male. Fabio si confida più volte con un’educatrice dell’istituto dicendole che preferirebbe essere morto e riflette sul modo migliore per mettere in atto questo piano. L’educatrice informa in seguito sia la curatrice di Fabio che l’APMA, ma non accade nulla. Nell’istituto c’è un volantino con il numero di telefono dell’Ufficio dell’Ombudsman dei diritti dei bambini. Fabio si fa coraggio e ci chiama.

All’inizio della consulenza analizziamo la situazione generale di Fabio e successivamente cerchiamo di coinvolgere nel colloquio le figure principali. Dopo che Fabio ci ha contattato, gli abbiamo spiegato quali sono i suoi diritti e quali possibilità ha per migliorare la sua situazione. Durante i colloqui di intermediazione con la curatrice e l’APMA, si è definito con il consenso di Fabio che le visite non si svolgano più a casa della madre e avvengano solo sotto sorveglianza.

Nel caso di Fabio sono stati violati molti diritti: il suo diritto di essere ascoltato e di esprimere le sue opinioni, il diritto all’informazione, a un ambiente accogliente, il diritto di crescere libero dalla violenza e di essere protetto nella sua incolumità fisica. Informandolo dei suoi diritti e mediando tra il bambino e gli specialisti coinvolti, noi dell’Ufficio dell’Ombudsman dei diritti dei bambini abbiamo impedito che Fabio mettesse in pericolo la sua vita e l’abbiamo protetto da ulteriori atti di violenza e negligenza.

 

Offriamo consulenza anche agli specialisti 

Come specialisti, avete ulteriori domande sull’argomento? Oppure vi trovate coinvolti in un procedimento in cui i diritti di un minore, come quello di essere ascoltato, non vengono rispettati o ancora in un conflitto d’interesse non sono state prese decisioni nell’interesse superiore del minore? Non esitate a contattarci.

Per maggiori informazioni sul tema della protezione dei minori attraverso la partecipazione, leggete il nostro articolo completo pubblicato nell’ultimo numero della rivista «undKinder» dell’Istituto Marie Meierhofer per il bambino (MMI).