Esempio di intermediazione: come Sarah* (12 anni) può ancora frequentare la scuola per cinque giorni alla settimana

25 Agosto 2022

Come supportiamo i bambini, i giovani e i loro assistenti in situazioni difficili? Nella nostra serie di contributi, vorremmo presentarvi un esempio concreto di intermediazione di una bambina con disabilità, le cui ore di lezione sono state ridotte per carenza di risorse finanziarie.  

I bambini e i giovani, ma anche i loro assistenti, possono contattarci direttamente in qualsiasi momento tramite ufficio-ombudsman-bambini.ch e ricevere assistenza legale. I nostri esperti li consigliano e li aiutano a garantire i loro diritti. 

Anche Sarah, la cui situazione è descritta nell'esempio seguente, ha potuto usufruire dei nostri servizi di intermediazione e ricevere un sostegno fondamentale.

 

Diagnosi precoce e percorso scolastico adeguato

Da sempre Sarah è diversa dagli altri. Le interessavano poco gli altri bambini. Preferiva giocare da sola. Si immergeva per ore nella lettura di libri sugli animali. Nelle situazioni di gruppo era paurosa o nervosa. In poco tempo, una valutazione approfondita ha confermato il sospetto dei genitori e degli insegnanti: Sarah è affetta da un disturbo dello spettro autistico e inizia a seguire un percorso scolastico particolare. 

Ci si prende del tempo per lei ed è possibile concentrarsi sui suoi bisogni speciali. La bambina fiorisce e anche tutta la sua famiglia, che aveva sofferto molto per la situazione, trova la serenità.

 

Un trasloco con una dolorosa sorpresa

Sarah ha 12 anni quando la sua famiglia si trasferisce e lei è costretta a cambiare scuola. Ma nel nuovo luogo di residenza arriva una sorpresa davvero spiacevole: nella nuova scuola non sono garantite le risorse finanziarie necessarie per poter far seguire a Sarah il percorso scolastico adeguato che aveva intrapreso fino a quel momento. Ora Sarah può frequentare la scuola soltanto per due giorni, anziché cinque, alla settimana. Nei giorni restanti Sarah deve rimanere a casa. La madre di Sarah si mette subito in contatto con la scuola per cercare una soluzione. Tuttavia, la scuola ha le mani legate e non riesce a garantire il sostegno di cui Sarah ha bisogno. 


Grazie alla sua terapista, Sarah viene a conoscenza dell’esistenza dell’ufficio ombudsman bambini. Lei stessa ci chiama e ci mostra la sua impotenza di fronte a questa situazione. I nostri esperti spiegano a Sarah che la scuola ha violato diversi diritti: poiché la direzione scolastica non ha mai parlato con Sarah e non le ha mai fornito delle motivazioni sulla riduzione delle ore scolastiche, sono stati violati il suo diritto all’audizione, il diritto di esprimere la propria opinione e il diritto all’informazione. Inoltre, in virtù del diritto alla non discriminazione, Sarah ha come tutti i bambini senza disabilità il diritto alla formazione e, quindi, il diritto a frequentare la scuola per cinque giorni alla settimana.

 

Come aiutiamo Sarah

In accordo con Sarah, l’ufficio ombudsman bambini cerca dapprima di mettersi in contatto con la scuola. Anche se la scuola si rammarica di questa situazione ed è disponibile a cooperare, ribadisce ancora una volta che mancano le risorse finanziare e, quindi, il personale idoneo per la formazione specifica di Sarah. I nostri esperti si rivolgono quindi all’autorità di protezione dei minori e degli adulti, già coinvolta nel caso. L’obiettivo è quello di far ritornare Sarah a scuola per cinque giorni alla settimana, affinché, in nome dell’inclusione, possa beneficiare del contatto con altri coetanei e possa essere sostenuta e aiutata nel suo percorso di crescita da professionisti specializzati nell’insegnamento a studenti con esigenze pedagogiche speciali.

 

L’applicazione dei diritti dei bambini

L’esempio mostra come Sarah è stata informata dei suoi diritti e come è stato possibile aiutarla grazie all’intermediazione. Consapevole del fatto che spesso bambine e donne con disabilità sono soggette a forme multiple di discriminazione, in questa situazione Sarah è riuscita a scoprire il senso dell’autoefficacia facendo valere i propri diritti e sviluppando in questo modo resilienza. 

 

*I nomi e le immagini sono stati modificati per tutelare i diritti della persona e la privacy degli interessati.