Diritti dei bambini nella politica: miglioramenti puntuali

18 Dicembre 2024

Attingendo alle sue ampie conoscenze, l’Ufficio dell’Ombudsman dei diritti dei bambini Svizzera intende contribuire anche al dibattito politico, per rafforzare i diritti dei bambini e garantire una giustizia adeguata ai bambini. A tale scopo, nel 2024 ha partecipato a numerose procedure di consultazione. Il prossimo anno saranno particolarmente rilevanti gli sviluppi politici relativi alla prevista integrazione dell’educazione non violenta nel CC e gli ulteriori procedimenti del Consiglio federale sulla mozione Noser per la creazione di un Ufficio dell’Ombudsman dei diritti dei bambini di diritto pubblico.

Con la modifica del CC, la Svizzera rafforza finalmente le sue disposizioni in materia di matrimoni di minorenni. La revisione migliorerà ulteriormente le misure esistenti nel Codice civile e le rafforzerà con norme speciali sul non riconoscimento dei matrimoni di minorenni nel diritto internazionale privato. In futuro, i tribunali potranno dichiarare nulli i matrimoni fino al 25° anno di età di uno dei coniuge minorenni. L’obiettivo è di dare alla persona interessata, ma anche alle autorità, il tempo necessario per avviare un procedimento contro il matrimonio una volta raggiunta la maggiore età. L’Ufficio dell’Ombudsman era già stato coinvolto nella procedura di consultazione e l’anno scorso è stato ascoltato dalla commissione competente. In primavera è stato coinvolto nel prosieguo dei lavori parlamentari sui dettagli del documento tramite un documento di posizione. La revisione è un risultato positivo e rafforza i diritti dei giovani.

 

Attuazione inadeguata della mozione Noser da parte del Consiglio federale

Diversamente, la procedura di consultazione del Consiglio federale circa l’attuazione della mozione Noser 19.3633 «Difensore civico dei diritti dell'infanzia» ha avuto un esito deludente. L’Ufficio dell’Ombudsman aveva presentato una presa di posizione dettagliata (v. blog post del 21 febbraio 2024). La stragrande maggioranza dei partiti, dei cantoni e delle organizzazioni ha condiviso questa posizione critica e respinto la proposta di modifica dell’ordinanza sulla promozione delle attività extrascolastiche di fanciulli e giovani (OPAG) come attuazione della mozione Noser (v. blog post del 6 maggio 2024). Restiamo pertanto fiduciosi che il Consiglio federale adempia all’effettivo mandato del Parlamento elaborando un messaggio a livello legislativo che ponga le basi per la creazione di un Ufficio dell’Ombudsman dei diritti dei bambini di diritto pubblico, nazionale e indipendente, rivolto efficacemente e direttamente ai bambini.

 

Sancire l’educazione non violenta nel CC

Con la mozione 19.4632 | Sancire nel Codice civile l’educazione non violenta, trasmessa nel 2022, il Consiglio federale ha ricevuto l’incarico di inserire nel Codice civile svizzero (CC) un articolo che sancisce il diritto all’educazione non violenta dei bambini. I bambini devono essere protetti da punizioni fisiche, da ferite psichiche e da altre misure degradanti. Nell’agosto del 2023, il Consiglio federale ha avviato la consultazione sul progetto, a cui ha contribuito anche l’Ufficio dell’Ombudsman dei diritti dei bambini con una presa di posizione.Il 13 settembre 2024, il Consiglio federale ha adottato il messaggio al Parlamento, risultato positivo. A novembre, la commissione parlamentare competente ha iniziato la deliberazione sul progetto. In una lettera, l’Ufficio dell’Ombudsman dei diritti dei bambini ha ribadito i quattro punti che ritiene importanti.

 

Semplificare e accelerare l’adozione del figliastro

Con la mozione 22.3382 | Nessun inutile ostacolo all’adozione del figliastro il Parlamento chiede al Consiglio federale di rivedere la legge sulle adozioni. L’obiettivo è quello di semplificare e accelerare l’adozione del figliastro nei casi in cui il bambino abbia vissuto fin dalla nascita con il genitore legale e con la persona che desidera adottare, ossia il genitore intenzionale. La procedura di consultazione è durata fino al 17 ottobre 2024 e l’Ufficio dell’Ombudsman ne ha fatto uso, presentando una risposta. Il messaggio al Parlamento resta pendente.

 

Rafforzamento della custodia complementare alla famiglia dei bambini

Con l’iniziativa parlamentare 21.403 | Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna si intende sostituire finanziamento di partenza temporaneo e di durata limitata, più volte prorogato, con un sostegno permanente volto a ridurre in modo determinante i contributi versati dai genitori e a migliorare l’educazione della prima infanzia, con l’obiettivo di aumentare le opportunità di sviluppo dei bambini e migliorare la conciliabilità tra vita familiare e vita professionale. A dicembre, il Consiglio degli Stati ha parzialmente votato a favore di un progetto ampiamente rielaborato dalla sua commissione tematica. Il progetto di legge tornerà ora al Consiglio nazionale. Anche in questo caso l’Ufficio dell’Ombudsman è stato coinvolto in una fase iniziale con una presa di posizione.

 

Il Canton Zurigo vuole continuare a ottimizzare il diritto della protezione dei minori e degli adulti

L’Ufficio dell’Ombudsman è stato coinvolto anche a livello cantonale, ad esempio nella procedura di consultazione nel Canton Zurigo in merito alla revisione parziale del diritto della protezione dei minori e degli adulti del Canton Zurigo (EG KESR). Questa legge ha dato sostanzialmente buoni risultati dalla sua entrata in vigore nel 2013, presentando tuttavia, secondo un’analisi, alcuni punti deboli. Ad esempio, le procedure sono troppo complicate e richiedono troppo tempo. Anche in questo caso, l’Ufficio dell’Ombudsman ha contribuito a migliorare il progetto con la sua expertise tramite una presa di posizione.

I numerosi progetti e i relativi risultati dimostrano l’introduzione di puntuali miglioramenti nel rafforzamento dei diritti dei bambini. Tuttavia, numerose questioni – come la mancanza di disposizioni specifiche sul ricovero a scopo di assistenza dei minorenni, i requisiti obbligatori per la nomina di un rappresentante legale in caso di collocamento extrafamiliare o di vittime minorenni, i requisiti insufficienti per l’esecuzione delle audizioni nei procedimenti di divorzio, di tutela dei bambini e di diritto scolastico, la mancanza di una base giuridica per le misure di sostegno ai giovani che lasciano le famiglie affidatarie e i istituti per bambini (care leavers) e l’insufficienza di obblighi di informazione vincolanti da parte degli specialisti nei confronti di bambini e giovani – rimangono aperte ed è compito dell’Ufficio dell’Ombudsman dei diritti dei bambini continuare a chiamarle in causa.